Quando rifletti su qualcosa, hai sostanzialmente tre modi per comunicarlo:
- Pensare: ti allinea immediatamente con te stesso concedendoti un certo livello di chiarezza
- Parlare con qualcuno: presuppone uno sforzo maggiore. Dobbiamo riordinare le idee per esporle nel modo più chiaro possibile al nostro interlocutore affinché ci possa comprendere.
- Scrivere: in questo caso, che è quello che voglio affrontare, l’asticella si alza notevolmente. Scrivere è un gesto lento che impone alla nostra mente di attivarsi e dare vita a diversi processi.
Chi di noi, nel periodo adolescenziale non ha confidato i propri pensieri, le prime introspezioni, le delusioni d’amore ad un diario. Lui, quel diario che tenevamo magari nascosto, era quell’amico fidato a cui raccontare e dire veramente tutto: senza freni e alcun limite.
Una pratica che è andata a perdersi con il nostro avanzamento nell’età adulta. Sopraffatti dalla quotidianità e dagli impegni di studio o lavorativi abbiamo considerato lo scrivere un diario una vera e propria perdita di tempo.
In realtà non è affatto così. Anzi direi che è esattamente l’opposto. Tenere un diario fa proprio bene, in quanto aiuta le persone a gestire meglio la propria condizione psico-emotiva.
6 motivi per cui è utile tenere un diario:
- Ti permette di ritagliare del tempo per te
- Ti obbliga ad essere onesta con te stessa e ti mette di fronte alle tue necessità, ai tuoi timori e alle tue ambizioni
- Rilassa la mente e aumenta il focus
- Allenta lo stress e l’ansia e ti permette di raggruppare tutti i pensieri sparsi
- Ti stimola alla riflessione in profondità
- Ti permette di esplorare il linguaggio
In sostanza, già solo questi 6 motivi ti consentono di trasportare su carta ciò che è a livello di pensiero ma che ha bisogno di materializzarsi per diventare concreto.
Volontariamente ho citato la carta. Un aspetto molto importante, da non trascurare, soprattutto considerando che la società in cui viviamo ci porta ad allontanare la scrittura manuale e sostituirla con ogni mezzo tecnologico. Sono due processi completamente diversi ed entrambi utili.
Se ci pensi c’è una forte connessione tra l’uso della mano e l’uso del cervello: la capacità manuale stimola le capacità mentali.
Inoltre scrivere un diario significa, se lo fai con l’apertura mentale necessaria, scoprire nuovi aspetti del tuo carattere che magari in modo del tutto superficiale e frettoloso ti sfuggirebbero, ti aiuta a rivelare il tuo vero potenziale.
Ogni processo che si voglia intraprendere comporta un cambiamento e questo potrebbe disorientare, ma se lo fai a piccoli passi la pratica dello scrivere un diario diventerà una prima forma di successo volta al cambiamento.
Ti lascio una ricetta supercollaudata. Come ogni ricetta che si rispetti è suscettibile di possibili aggiustamenti per adattarla ai tuoi gusti:
Ingredienti:
- 1 quaderno clicca qui
- 1 matita (o una penna)
- 1 candela del tuo profumo preferito
- Un luogo che ti trasmetta pace
- Musica di sottofondo per favorire la concentrazione
- Energia fisica q.b.
- Tempo: 30 minuti
Ce n’è abbastanza per provare a scriverci un po’ su. O no?