Questo mese “Mettere Nero su Bianco” entra nel mondo di Maria Giovanna Ladu, web designer e web strategist che lavora con liberi professionisti e artigiani per aiutarli mettere insieme tutto ciò di cui hanno bisogno per promuovere la loro attività professionale. Di origine sarda, ha scelto di vivere con la sua famiglia in una valle Lombarda circondata dalla natura, dopo aver lavorato per diversi anni a New York City, Roma e Milano.
Sono felice di presentarti “Mettere Nero su Bianco”, la mia rubrica mensile di interviste che esplorerà l’immaginazione e la creatività di persone con interessi e professioni diverse. Scopriremo come queste persone usano il loro quaderno o blocco preferito per organizzare le idee, creare arte, scrivere e molto altro ancora, entrando nel loro mondo creativo.
Se sei appassionata di scrittura e desideri trovare ispirazione, non perdere neanche un’edizione di questa rubrica! Le storie e le esperienze che condividerò con te ti stimoleranno a dare il meglio da te stessa. Seguimi per non perdere nemmeno una delle mie interviste mensili e scoprire come i miei ospiti mettono in pratica la loro creatività. Pronta per un’avventura di scoperta e ispirazione?
Di cosa ti occupi principalmente?
Sono una web designer e web strategist, in poche parole mi occupo di sviluppare siti web e ecommerce per liberi professionisti e artigiani o di formarli affinché possano costruire in autonomia gli strumenti di marketing necessari per raggiungere più persone e aumentare il numero dei loro clienti. Lavoro principalmente con progetti in fase di lancio, cioè con persone che organizzano la loro attività per la prima volta.
Generalmente si tratta di professioniste che si stanno approcciando alla libera professione, molte di loro provengono da realtà aziendali e stanno mettendo insieme i pezzi della loro nuova attività. In questo senso mi ritrovo spesso a dare un supporto a 360 gradi anche perché l’unico modo per fare funzionare il sito web è che offerta, mercato e comunicazione siano allineati tra di loro.
Per questo mi occupo di aspetti come analisi di mercato, copywriting e web marketing oltre che della parte più specifica della costruzione della piattaforma.
Prima di tutto: carta bianca, a righe o puntinata?
Per me la carta è solo puntinata. La carta puntinata riesce a restituirmi la rappresentazione di ordine, un concetto per me molto importante.
E’ come se stessi seguendo una traiettoria e poiché l’uso della scrittura per me e soprattutto a livello strategico, nel senso che la uso in modo consapevole per organizzare i miei obiettivi a corto, medio e lungo raggio, l’idea che la carta mi faciliti nel tentativo di mettere ordine nelle cose, mi rende il suo utilizzo più piacevole.
Quando usi carta e penna?
Cerco di usarli il più possibile.
Ho cominciato a usare assiduamente il computer da quando avevo 16 anni per scrivere qualunque cosa.
Per molto tempo ho abbandonato quasi completamente la scrittura a mano se non in rare occasioni.Eppure ogni volta che mi approcciavo alla carta intuivo il potere incredibile della scrittura manuale: la potenza nel generare idee e attivare la mente focalizzandola su quel determinato compito.
Nel 2017, in un periodo per me difficile, cominciavo la mia transizione (durata anni), da dipendente con un comodo contratto a tempo indeterminato e numerosi benefici aziendali a libera professionista con un business autonomo. Ho cominciato a praticare il journaling, nel tentativo di chiarirmi le idee e di portare ordine nella mia vita.
Il journaling a mio avviso deve essere fatto con carta e penna, si rischia altrimenti di non poterne liberare realmente tutte le potenzialità.
Durante un corso ho appreso la connessione tra mano e cervello. La cosa mi ha stupito così tanto che cerco veramente di onorare questa verità il più possibile: esercito la scrittura manuale e la inserisco nei miei rituali quotidiani, assicurandomi di prendere appunti ogni volta che mi viene una buona idea (o una che in quel momento considero tale).
Per questo in borsa ho sempre un taccuino dove posso appuntare tutto di volata.
Da cosa ti sei fatta ispirare per gli scatti di “Mettere Nero su Bianco”?
Gli scatti di “Mettere Nero su Bianco” si sono fatti attendere. Desideravo degli scatti luminosi con la bellissima luce naturale che spesso questa meravigliosa valle che ospita la mia famiglia e me ci regala, ma ultimamente non sono stata fortunata. Volevo che le parole dietro il concetto degli scatti fossero: ispirazione, disciplina, rituale e ordine.
Sono questi i principi che vorrei guidassero ogni singola giornata (e quindi tutta la mia vita).
Non è sempre semplice. Delle volte le giornate sono complesse, non intendo difficili ma proprio complesse: con diversi strati che si sovrappongono uno sopra l’altro.Sono sempre più cosciente che proprio quei principi cardine che ho menzionato sopra, siano in realtà l’antidoto alla complessità stessa.
Riescono infatti a risolverla restituendomi chiarezza.
Quali sono i principali aspetti che consideri quando progetti un sito web per un cliente?
Per me è fondamentale che il sito riesca a raccontare una storia che parli al target di riferimento del mio cliente.
Se questo non si verifica è difficile che il sito possa funzionare. E’ fondamentale capire cosa il target stia cercando, che problemi abbia e come li descriva. Per questo molto del mio tempo è impiegato nella parte iniziale del progetto, in una fase di analisi propedeutica alla creazione della piattaforma.
Durante questa fase, intervisto il mio cliente, raccolgo dati, se possibile conduco interviste con i suoi stessi clienti e insieme mettiamo insieme una storia caratterizzata da valori, parole e immagini che mettano il prodotto o il servizio all’interno di un contesto che lo valorizzi e ne faccia esplodere le potenzialità.
Come si distingue la tua azienda nel settore del web design e quali sono i tuoi principali valori aziendali?
Mi piace dire che per me il design è al servizio del web.
Questo significa che il design accompagna l’informazione scritta e la rende leggibile e maggiormente fruibile agli occhi di chi la legge o, più spesso, la scansiona alla ricerca di informazioni rilevanti.
Per i miei clienti voglio creare un commesso abilissimo che possa raccontare e vendere i loro prodotti o un clone perfetto che possa parlare dei servizi e accompagnare il cliente ideale in un percorso decisionale informato che generi fiducia.
Tieni un diario? Come lo hai strutturato?
Si, ormai dal 2017.
In un periodo per me difficile dove ho di fatto messo in discussione tutto quello che avevo raggiunto fino a quel momento, ho cominciato a usare il diario tutti i giorni. Per me la cosa migliore è usarlo come uno specchio, per regolare il mio dialogo interiore.
Quello che faccio è molto semplice e consiste in due momenti.
Ogni mattina faccio l’elenco delle cose di cui sono grata.
La gratitudine è uno dei sentimenti più potenti che si possa coltivare ma va allenata proprio come un muscolo.
Ogni sera scrivo gli obiettivi principali della giornata seguente. Si tratta di micro obiettivi che fanno riferimento a una visione più ampia.
A mio avviso, se si rimane concentrati unicamente sulla visione d’insieme, si rischia di rimanere paralizzati dall’enormità della sfida, in stato di continuo panico. Essere capaci di segmentare e identificare micro obiettivi gestibili tiene alta la motivazione e
garantisce uno degli ingredienti senza i quali nulla è possibile: l’azione.
Link Utili
Segui Maria Giovanna Ladu su Instagram: @mariagiovanna_ladu
Sito Web: https://mariagiovannaladu.it/
Non conosci il Journaling?
Leggi il mio articolo “Differenza tra Bullet Journaling e Journaling. Come capire quale tecnica di scrittura fa per te” per orientarti meglio in questa pratica meravigliosa.